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Ora, se non avete idea di come funziona la tradizione, ogni amico e ogni familiare ha in genere la versione originale e tradizionale della ricetta per la genziana. E non serve dirlo, ogni ricetta è totalmente diversa dall’altra. Non di poco ovviamente: la differenza tra le dosi è mediamente tra l’80% e il 100%. Da chiedersi se sia davvero per lo stesso liquore.

In ogni caso, per questo motivo ogni anno devo cimentarmi nella delicata arte di bilanciare almento tre dosaggi diversi con il mio gusto personale (mi piace amara). Questa volta ho deciso di scrivere un post così che al prossimo giro mi basterà leggere — sempre che Medium non chiuda.

La mia particolare ricetta

  • 100 grammi di radice essicata di genziana selvatica. Ora è importante che sia buona ma anche che sia colta legalmente. In Abruzzo per esempio, dal 1979 è vietato cogliere sia la Gentiana Acaulis che la Gentiana Lutea — e non mi risulta che ci siano stati cambiamenti legislativi.
  • 3 litri di vino, verdicchio di norma. Questo è il fattore che varia di più tra le ricette (si va dai 2 a 5 litri). Io ho trovato molto gradevole questa quantità e non c’è assolutamente una spiegazione, quindi prendetela così com’è — o forse la spiegazione è che 3 litri sono precise 4 bottigle e così non si spreca nulla. Sul tipo di vino, trovo il verdicchio il più appropriato (anche se geograficamente discutibile); una variante che ho anche sperimentato è unire 3 bottiglie di verdicchio a una di pecorino.
  • A questo punto unite il vino alle radici in un enorme contenitore di vetro e lasciate in infusione per i miracolosi 40 giorni. Ogni liquore sta in infusione per 40 giorni, credo sia una legge universale. Meglio al buio, in un luogo senza troppe variazioni di temperatura né troppo caldo.
  • Dopo i famosi 40 giorni, tirate fuori il magico prodotto filtrando il vino con garza o carta per filtrare i liquori (se siete così fortunati da trovarla in giro).
Magici 40 giorni
  • 0,75 lt di alcol puro (per alimenti eh, non v’avvelenate)
  • 900gr di zucchero — e qui aggiustate in realtà secondo quello che volete, dipende tutto dal gusto.
  • Sciogliete lo zucchero nell’alcol (buona fortuna) e unite il vino, mescolate con leggiadria.
  • Io a questo punto imbottiglio in due o tre bottiglie grandi (da 1.5 o 2 litri) e lascio riposare per circa tre mesi.
  • Dopo i tre mesi, sposto tutto in bottiglie piccole (o piccolissime, dipende da quanto amate le persone a cui donerete il vostro prezioso liquore), filtrando di nuovo con garza. In questo modo elimino ogni residuo e la confezione finale è limpida.

La lista della spesa in breve:

  • 100 grammi di genziana
  • 3 litri di vino
  • 0,75 litri di alcol
  • 900 grammi di zucchero

Se state pensando “ah ma io la faccio diversa” o “no perché non aggiungi X e Y”, dove X e Y vanno dai chicchi di caffè alla scorza di limone al vino rosso: non me ne frega nulla, questa è la ricetta che piace a me.